Nel dettaglio
Obesità, alimentazione disordinata e disturbi dell’alimentazione sono tra i più grandi problemi di salute pubblica degli adolescenti, per l’alta prevalenza e le conseguenze fisiche e psicosociali potenzialmente molto gravi.
beFood è stato definito con la collaborazione della Regione Toscana, sviluppato insieme al Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna. Abbiamo testato un metodo basato sull’interazione tra pari, con l’obiettivo di investigare in primis come diversi fattori, tra i quali il coinvolgimento diretto dei giovani destinatari delle politiche di promozione della salute, il loro network di riferimento e le modalità di relazione e comunicazione, possano determinare l’adesione dei giovani a stili di vita sani e modificare comportamenti che, nel tempo, possono essere dannosi alla salute.
Sono stati coinvolti 49 studenti di licei toscani, impegnati nel percorso “Alternanza scuola-lavoro” previsto dalla legge sulla “Buona Scuola” dello scorso 13 luglio 2015. Questo ha permesso che gli studenti potessero non solo “partecipare” al progetto ma di diventarne “protagonisti”, costruttori in prima persona di un messaggio utile non solo a loro stessi ma anche ai loro coetanei, acquisendo competenze utili anche nella prospettiva della loro formazione professionale.
Uno degli aspetti innovativi del progetto be Food è l’uso dei canali di comunicazione e delle tecnologie familiari ai nativi digitali, cui il progetto è destinato. L’indagine è stata quindi realizzata sviluppando una webAPP dedicata che non necessita di essere scaricata sul cellulare ma che necessita esclusivamente di una connessione ad Internet.
Alcune caratteristiche della webAPP sono: la possibilità di realizzare il questionario tramite qualsiasi dispositivo connesso al web; la partecipazione tramite registrazione, con un passaggio di autenticazione tramite proprio indirizzo email, mantenendo comunque sia il risultato del tutto anonimizzato; la presentazione di una valutazione in tempo reale non appena terminato il questionario tramite la presentazione di un profilo e dei suggerimenti, definiti per migliorare il proprio stato di salute e di attività fisica.
I canali di somministrazione scelti, il web ed i social network, hanno tenuto conto non solo delle caratteristiche della popolazione target (popolazione giovane, grandi utilizzatori di tecnologie e di canali di comunicazione via internet), ma anche della necessità di raggiungere in modo capillare tutti i territori delle 10 province toscane.
Le implicazioni per il sistema socio sanitario sono interessanti e impongono una riflessione sulle modalità di impostazione dei progetti di prevenzione per questo target di popolazione, nonché sul ruolo stesso degli operatori sanitari coinvolti nelle attività di prevenzione. A loro viene chiesto sempre di più di svolgere la loro azione di “proponenti” di comportamenti e stili di vita salutari non mediante un’azione “diretta”, spesso poco digerita dagli adolescenti, ma mediante un insieme di interventi di “regia” delle azioni di prevenzione dove i destinatari delle politiche nelle condizioni possano diventare i veri protagonisti e attori dell’azione stessa.
Focus
- beFood
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2016
Stili di vita a confronto
Obesità, alimentazione disordinata e disturbi dell’alimentazione sono tra i più grandi problemi di salute pubblica degli adolescenti, per l’alta prevalenza e le conseguenze fisiche e psicosociali potenzialmente molto gravi.
beFood è stato definito con la collaborazione della Regione Toscana, sviluppato insieme al Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna. Abbiamo testato un metodo basato sull’interazione tra pari, con l’obiettivo di investigare in primis come diversi fattori, tra i quali il coinvolgimento diretto dei giovani destinatari delle politiche di promozione della salute, il loro network di riferimento e le modalità di relazione e comunicazione, possano determinare l’adesione dei giovani a stili di vita sani e modificare comportamenti che, nel tempo, possono essere dannosi alla salute.

Alcune caratteristiche della webAPP sono: la possibilità di realizzare il questionario tramite qualsiasi dispositivo connesso al web; la partecipazione tramite registrazione, con un passaggio di autenticazione tramite proprio indirizzo email, mantenendo comunque sia il risultato del tutto anonimizzato; la presentazione di una valutazione in tempo reale non appena terminato il questionario tramite la presentazione di un profilo e dei suggerimenti, definiti per migliorare il proprio stato di salute e di attività fisica.
I canali di somministrazione scelti, il web ed i social network, hanno tenuto conto non solo delle caratteristiche della popolazione target (popolazione giovane, grandi utilizzatori di tecnologie e di canali di comunicazione via internet), ma anche della necessità di raggiungere in modo capillare tutti i territori delle 10 province toscane.
Le implicazioni per il sistema socio sanitario sono interessanti e impongono una riflessione sulle modalità di impostazione dei progetti di prevenzione per questo target di popolazione, nonché sul ruolo stesso degli operatori sanitari coinvolti nelle attività di prevenzione. A loro viene chiesto sempre di più di svolgere la loro azione di “proponenti” di comportamenti e stili di vita salutari non mediante un’azione “diretta”, spesso poco digerita dagli adolescenti, ma mediante un insieme di interventi di “regia” delle azioni di prevenzione dove i destinatari delle politiche nelle condizioni possano diventare i veri protagonisti e attori dell’azione stessa.


Sono stati coinvolti 49 studenti di licei toscani, impegnati nel percorso “Alternanza scuola-lavoro” previsto dalla legge sulla “Buona Scuola” dello scorso 13 luglio 2015. Questo ha permesso che gli studenti potessero non solo “partecipare” al progetto ma di diventarne “protagonisti”, costruttori in prima persona di un messaggio utile non solo a loro stessi ma anche ai loro coetanei, acquisendo competenze utili anche nella prospettiva della loro formazione professionale.
Uno degli aspetti innovativi del progetto be Food è l’uso dei canali di comunicazione e delle tecnologie familiari ai nativi digitali, cui il progetto è destinato. L’indagine è stata quindi realizzata sviluppando una webAPP dedicata che non necessita di essere scaricata sul cellulare ma che necessita esclusivamente di una connessione ad Internet.
