Il progetto è inserito all’interno del piano “Le chiavi della Città” del Comune di Firenze in collaborazione con Diaconia Valdese Fiorentina.
Nello specifico i formatori di ReteSviluppo, Ester Macrì, Gabriele Cannarozzo, Floriana Harder e Benedetta Paoletti hanno incontrato circa 60 ragazzi e ragazze delle classi seconde e terze della scuola media.
Lo scopo del progetto è quello di sensibilizzare i ragazzi verso un uso più consapevole della rete attraverso divertenti giochi di simulazione. Nel dettaglio, ogni classe ha partecipato a due incontri:
- nel primo incontro, i ragazzi sono stati trasportati in uno spazio digitale dal nome Zirma in cui l’unica regola per gli abitanti è quella di divertirsi. I formatori di ReteSviluppo hanno presentato loro sei abitanti di Zirma mostrando un loro post. Ai ragazzi è stato successivamente chiesto di rispondere, tramite il proprio smartphone, al post del personaggio con un commento personale. Successivamente i commenti sono stati letti e le tematiche che sono emerse hanno permesso ai formatori di sensibilizzare i ragazzi sulle problematiche principali che possono essere incontrate in rete: cyberbullismo, body shaming, razzismo, adulatori online, trolling, haters…
- nel secondo incontro, invece, i ragazzi hanno partecipato ad un gioco chiamato “Chi è l’impostore?”. Sono state presentate loro delle situazioni particolari all’interno delle quali cinque personaggi diversi avrebbero assunto posizioni diverse. Tramite un dibattito, gli alunni avevano l’obiettivo di individuare il personaggio impostore, ovvero quella figura che avrebbe assunto la posizione più scorretta per se stesso e per gli altri. Con una votazione finale, la classe ha, quindi, scelto l’impostore. Ogni personaggio indovinato ha portato un punto alla classe. Anche questo gioco è stato la chiave per poter affrontare nuovamente alcune dinamiche della rete quali i meccanismi e i rischi dello shopping online, l’uso corretto della messaggistica, l’uso corretto dei videogiochi…
Nel complesso il progetto ha riscosso un doppio successo: gli alunni si sono sì divertiti ma sono stati anche capaci di comprendere e di ragionare su tematiche importanti quali i rischi che la rete si porta con sé.