Marco Scarselli, Data Scientist e imprenditore, non ha dubbi:

“10 anni fa quando, con i miei colleghi dell’università, abbiamo fondato la società di ricerca reteSviluppo era nei presupposti di dare grandissima importanza alla tecnologia: migliora la capacità di analizzare la realtà economico – sociale e ci ha permesso dare risposte veloci e complete ai nostri clienti.”

Fra i progetti sviluppati da reteSviluppo possiamo annoverare Odinet , motore di ricerca semantico di dataset: data una parola chiave, l’intelligenza artificiale insita nel programma  individua tutti i dataset (nel web o nel proprio archivio) relativi a quel tema / argomento / territorio, li rende omogenei, e ne fornisce una rappresentazione grafica.

 

“Lo strumento permette al decisore pubblico di individuare e dare una prima lettura dei dati in autonomia, permettendo ai centri studi regionali di concentrarsi sulla fase di approfondimento dei fenomeni.” Un altro progetto che fa largo utilizzo delle tecnologie “AI” è Tourinet: il sistema informativo, raccoglie informazioni dal web e dai social network turistici generando un piano di conoscenza in tempo reale sulle caratteristiche dell’offerta turistica. “Classificare tutte le informazioni presenti sul web sul tema turismo e renderle confrontabili e aggregabili è un qualcosa che solo l’intelligenza artificiale può fare in modo tempestivo: rispetto alle statistiche tradizionali il nostro cliente si trova un livello mai così dettagliato sui punti di forza e debolezza del territorio e la loro evoluzione nel tempo.”

Entrambi i progetti di ricerca e sviluppo sono stati realizzati grazie al cofinanziamento di fondi europei:

“la partecipazione al programma CReO FESR di Regione Toscana ci ha permesso di entrare in rete con importanti soggetti della ricerca nazionale, come ad esempio IFC CNR,  e di stabilire relazioni solide con soggetti di mercato che operano ad alto livello nel campo della Business Intelligence come ad esempio Sistemi Territoriali (parnter SAS). Il veloce scambio di idee fra privato e università generato da questi co-finanziamenti è un volano che permette di trasferire velocemente tecnologie, anche legate alla IA, dalla teoria alla vita di tutti i giorni”

“Nel nostro piccolo l’intelligenza artificiale ha avuto un impatto positivo anche a livello organizzativo interno: ha permesso di valorizzare il lavoro dell’uomo su attività a maggiore valore aggiunto lasciando alla IA le operazioni più ripetitive. Il tempo risparmiato è stato investito nello studio e nello sviluppo di prodotti ancora più innovativi e che potessero avere un impatto ancora maggiore sulla società. È in questo modo che abbiamo creato Kinoa”.

Kinoa è una  realtà spin-off di reteSviluppo impegnata specificamente nella realizzazione di prodotti innovativi per il bene pubblico attraverso l’integrazione di Big Data, tecnologie di Internet of Things e IA. Progetto di punta della start-up è Kimap: un’applicazione smartphone che permette di mappare in modo automatico l’accessibilità del territorio e contemporaneamente offrire funzione di navigazione ai portatori di disabilità motoria.

 

“In molti contesti urbani ed extraurbani, in strade, sentieri, nei luoghi di interesse, la presenza di barriere architettoniche – più o meno impattanti – rende estremamente complessa la mobilità di cittadini che utilizzano la sedia a rotelle anche per spostamenti a piccolo raggio. Negli ultimi anni l’innovazione tecnologica ha permesso di realizzare ausili/carrozzine in grado di aumentare enormemente la mobilità dei disabili. Essi ora sono in grado di spostarsi su lunghe distanze, con un’autonomia impensabile soltanto pochi anni fa, facendo crescere in maniera proporzionale le loro possibilità di lavoro e di svago. In questo contesto, ancora più di prima, l’accessibilità dei territori è il fattore chiave per l’autonomia dei disabili.”

“Quello che mancava prima di Kimap era uno strumento in grado di individuare i percorsi accessibili e confortevoli per il viaggiatore in carrozzina. La nostra comunità di Kimappers – cittadini in sedia a rotelle che utilizzano l’applicazione – ha già iniziato a mappare, alcune importanti città turistiche italiane fra cui Firenze, Roma e Bologna”.

Premiato anche alla Tuscan Big Data Challenge, competizione indetta dal SoBigData – laboratorio di ricerca promosso da Cnr, Scuola Normale di Pisa e IMt di Lucca, il progetto Kimap continua a crescere e mappare nuovi luoghi.

“Grazie all’entusiasmo di persone come Lapo Cecconi (Co Founder di Kinoa e presidente di ReteSviluppo) e Armando Dei (Socio di Kinoa e primo Kimappers) che è possibile diffondere e trasformare la tecnologia, di per sé neutra, ottenendo un impatto veramente positivo per tutti i cittadini”

articolo di Sara Aquilani @ Media Duemila – Rumors of the future

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