Intervista al Presidente ACI Toscana sul metodo partecipativo: “Quello che è venuto fuori oggi ci dà degli strumenti di programmazione importanti per il futuro!”
Martedì 26 novembre si è svolto il primo incontro del comitato esecutivo dell’Alleanza delle cooperative italiane Toscana.
La giornata è stata interamente organizzata da ReteSviluppo insieme a Lama, attraverso un processo partecipativo caratterizzato dal dialogo, dall’interazione e dallo scambio di vedute su due temi scelti (quello della promozione alla cooperazione e quello dei mercati emergenti) che ha fatto emergere delle linee politiche comuni per il futuro della nuova rappresentanza della cooperazione in Toscana. Vediamo qual è stata l’opinione del presidente Claudia Fiaschi, che gentilmente ha risposto alle nostre domande.
Ha trovato utile o costruttivo un metodo di lavoro che prevede l’interazione e la partecipazione attiva di tutti i presenti, piuttosto che un’assemblea classica con interventi singoli?
Sì, questo gruppo ha bisogno di affinare le sensibilità e di armonizzare i linguaggi, di individuare degli obiettivi comuni; questo metodo mi sembra funzionale allo scopo e siamo contenti di averlo utilizzato in questa prima assemblea dell’esecutivo.
Dunque un modo per conoscersi meglio all’interno di ACI?
Sì, sicuramente sappiamo che le tre esperienze hanno delle matrici culturali diverse, linguaggi, esperienze che sono il retroterra da cui veniamo, il punto di partenza comune che si costruisce armonizzando i pensieri con il lavoro “gomito a gomito”.
Potrebbe diventare un metodo di lavoro continuativo da riproporre in altre occasioni?
È stata una prima sperimentazione. Io credo molto ai modelli partecipativi, ovviamente non sono da sola, quindi saranno importanti per il futuro le valutazioni di chi ha partecipato oggi, vediamo se riterranno che questo strumento ci aiuterà a disegnare il nostro futuro in maniera più rapida ed efficacie, soprattutto meno pesante. Se è così perché no?
Ha delle sue proposte sul metodo? Sulla durata ad esempio? Ci potrebbe dare alcune sue considerazioni personali.
Sicuramente avremmo avuto bisogno di più tempo, di qualche pausa in più; però sapevamo che oggi era una giornata con queste caratteristiche. Possiamo lavorare sull’affinamento delle domande; sono cose che però progrediscono nel tempo. Ma già quello che è venuto fuori oggi ci dà degli strumenti di programmazione importanti, almeno per quello che ho potuto vedere fino ad oggi.
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