TikTok ruba il tempo (e il sonno) agli adolescenti fiorentini.

by Stefano Ciapini on 13 Marzo 2023

Quasi il 70% dei ragazzi e delle ragazze non si accorge del tempo che passa su TikTok e lo usa fino a tarda notte.
Su 436 liceali di Firenze che hanno risposto al sondaggio, il 37,15% dichiara che gli è capitato spesso di passare del tempo su TikTok fino a tarda notte senza accorgersi del trascorrere del tempo.
A questi si aggiunge un 31,19% di studenti e studentesse che hanno addirittura dichiarato che ciò capita “sempre”. Al 18,80% è capitato raramente e solo al 12,84% degli studenti e delle studentesse non è capitato mai.

Di fronte a questi dati non può che emergere una certa preoccupazione. Come porre un argine alla diffusione di un comportamento sicuramente nocivo per la salute e il benessere degli adolescenti? Il divieto di utilizzo è davvero l’unica strada percorribile?
È possibile pensare percorsi di educazione digitale che ci rendano consumatori consapevoli in grado di essere protagonisti del proprio tempo e non schiavi di un algoritmo?
Secondo la dott.ssa Ester Macrì, sociologa e presidente di ReteSviluppo: “TikTok è costruito ad arte per tenerci incollati ore e ore, e questo capita anche a noi adulti. Il dialogo all’interno della scuola e la formazione di docenti, educatori e degli stessi ragazzi è fondamentale per fornire prime risposte a questo preoccupante trend. Occorre incentivare percorsi che stimolino gli adolescenti a riflettere da protagonisti sull’uso che fanno delle piattaforme digitali.”

ReteSviluppo s.c.
Centro di ricerca su digitale e media education
info@retesviluppo.it
Dott.ssa Ester Macrì 3332581974 ester@retesviluppo.it

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ReteSviluppo nelle scuole all’insegna della Digital Transformation

by Stefano Ciapini on 7 Aprile 2022

Il mondo e la società oggi cambiano i propri sistemi di riferimento ad una velocità molto elevata.
I rapporti tra esseri umani si conformano secondo modalità in continua evoluzione e così i giovani e i giovanissimi configurano dinamiche interpersonali talvolta anche del tutto estranee a ciò a cui le generazioni precedenti erano abituate.
Questo ha importanti risvolti nell’ambito educativo e formativo, dove si palesa la necessità di instaurare una connessione con ragazzi e ragazze secondo dinamiche nuove o comunque di recente ideazione.

Il mondo post pandemia: un’accelerata alla trasformazione digitale.

Non è un caso che queste considerazioni vengano fatte a seguito della pandemia globale che ci ha tenuti di fronte a uno schermo per più di due anni: il sistema educativo si è trovato di punto in bianco in balia di strumenti di comunicazione rispetto a cui, spesso, mancava anche l’alfabetizzazione.
È in quel periodo che come ReteSviluppo ci siamo mossi per offrire un supporto a docenti, genitori e studenti, ed è da lì che poi si è approfondita la necessità da parte degli istituti scolastici di scoprire metodi innovativi di formazione ed educazione, per esempio nell’ambito dei social, o attraverso tecniche di gamification, o ancora per mezzo di attività di peer education.

Imparare e riflettere attraverso l’interattività e il linguaggio innovativo.

C’è un fattore comune tra tutte le attività messe in campo sia presso la scuola media che le superiori, ovvero l’interattività: il coinvolgimento in prima persona di studenti e studentesse permette di imbastire un percorso che pone i ragazzi al centro, sentendosi così parte attiva di un processo di formazione coinvolgente e stimolante.
Lo si fa, come dicevamo, sfruttando linguaggi propri di preadolescenti e adolescenti.
Si prenda il caso della gamification, ovvero l’uso di tecniche mutuate dai giochi e dai videogame, e che approfondiremo in un prossimo articolo: in questo caso è evidente l’approccio che punta a parlare la lingua dello studente.
Oppure si pensi, riferendoci in particolare ai percorsi attuati nelle secondarie di secondo grado, alla peer education: anche in questo caso lo studente diviene parte attiva del percorso, stavolta con un metodo responsabilizzante e volto alla cooperazione.

Un percorso in continua evoluzione.

Concludendo, l’attività di ReteSviluppo nelle scuole, di cui oggi abbiamo dato un’infarinatura con la chiave di lettura della Digital Transformation, continua e si evolve all’insegna della partecipazione e dell’innovazione. Presto approfondiremo nel dettaglio le tante attività messe in campo!

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